Domenica
da ricordare quella appena trascorsa ma soprattutto da raccontare.
Come ogni anno il Motoraduno al Santuario della Madonna dell'Ambro,
per molti motociclisti, è il primo appuntamento dopo la sosta invernale.
Per chi come me usa la moto tutto l'anno è un flebile
vento di primavera meno gelido, leggero e delicato cosparso di nuovi
profumi che accarezzano il viso sotto la visiera.
Vista
la splendida giornata, opto per un tragitto sui Sibillini per le alte
vie, uno sguardo all'Abbazia di Macereto, uno al lago di Fiastra e
già gli occhi corrono verso il monte Pizzo di Meta e il valico di
Sasso Tetto ricoperti di neve accarezzando l'idea di ciò che
incontreremo. Curva dopo curva la realtà supera la fantasia ed è
davvero esaltante. la strada pulita si snoda in un paesaggio
montano deserto e fiabesco ricoperto di neve candida e luccicante
baciata dal sole fino ai 1500 mt. del passo dove è obbligatoria una
sosta per contemplare le montagne circostanti. Foto ricordo e giù verso
Sarnano, Amandola e il Santuario dove la musica cambia
totalmente. Gran caos, le moto parcheggiate ai lati della via e i
tanti motociclisti in colonna rendono difficile il passaggio per
raggiungere la piazza antistante la Chiesa, a fatica riesco a
ritagliarmi un posto dove lasciare la moto, è bello vedere
l'espressione incredula di chi partecipa per la prima volta di fronte
a tanta affluenza.
Dopo
la Benedizione di moto e motociclisti un panino ed eccoci sulla via del ritorno, c'è ancora
tanto da vedere, Montefortino, Montemonaco, Montegallo, coi crinali
imbiancati dei monti Priora, Porche, Sibilla, Argentella e Vettore
che scorrono al fianco delle nostre moto, questa è sicuramente poesia.
Girando
intorno al Vettore risalgo dal crinale sud raggiungendo i 1550 mt.
del valico di Forca di Presta, ancora neve e panorama imbiancato su
Castelluccio di Norcia e il suo Piano Grande, sosta caffè e rientro
a casa dopo 300 km. Felice perchè anche oggi hotrascorso una
giornata esaltante all'insegna del puro turismo in moto.