Sant'Angelo di Roccalvecce 10 Ottobre 2021
Nel cuore della Tuscia viterbese sorge Sant’Angelo di Rocclavecce, comunemente chiamato ‘Il paese delle fiabe’. Si tratta di un piccolo borgo un tempo dimenticato che dal 2017 ha ripreso vita grazie ad un progetto dell’Associazione culturale ACAS. Murales, installazioni e mosaici hanno colorato i muri del paese con disegni dedicati al mondo delle favole e delle leggende......
Spendo inizialmente due parole sul tragitto di andata e ritorno peculiare per le nostre moto che ci ha portato in questo particolare luogo, due itinerari sicuramente cari a noi motociclisti Umbri. L'andata sulle curve a mezza costa del lago di Corbara prima di Baschi e della nostra meta, Il ritorno verso Orvieto e la conosciutissima e tortuosa strada del monte Peglia immersa nell'infinità dei suoi boschi..... Eccoci a Sant'Angelo dove praticamente i muri esterni delle case sono interamente ricoperti da "Murales" rappresentanti il mondo delle fiabe. Mentre parcheggiamo si avvicina un'anziana signora che con occhi sgranati guarda le nostre moto. Prima ci spiega che la sua passione per le due ruote risale a 60 anni fa quando il suo moroso, allora conduttore di treni, passava a prenderla con la sua fiammante Guzzi 500, poi ci ragguaglia con dettagliate informazioi su tutto ciò che c'è da vedere iniziando dalla raffigurazione che rappresenta Cenerentola in fuga a mezzanotte dal castello del principe.
L'Impatto è davvero stupefacente, ovunque volgi lo sguardo è un tripudio di immagini di colori, è un piacere girare le vie del borgo che piano piano va riempiendosi di gente fra gli sguardi meravigliati dei bambini e perchè no anche di adulti e genitori. Da Cappuccetto Rosso a Don Chisciotte, da Alice nel paese delle meraviglie alla carica dei 101, dalla spada nella roccia a Pocahontas e chi più ne ha più ne metta.....
I nostri commenti davanti ad uno spuntino che consumiamo tassativaente nel locale dedicato ai tre porcellini sono unanimi, il posto è esclusivo e veramente da favola, prettamente dedicato ai bambini, penso allora che in fondo in fondo anche noi motociclisti cosa siamo se non bambini pronti, in ogni occasione, a giocare coi nostri mezzi a due ruote.....