I Castelli di Prodo e Titignano 27 Novembre 2022
Cenni storici:
Prodo è un piccolo borgo dominato dal suo possente castello nel comune di Orvieto. Il Castello fu costruito dalla famiglia francese dei Prodenzani provenienti dalla Provenza nel 1222 da cui prese il nome. La sua splendida collocazione geografica lo vede incastonato fra un gruppo di colline che degradano dal monte Peglia verso il bacino artificiale del lago di Corbara. Eretto in posizione strategica a picco su tre burroni fu per secoli una roccaforte inespugnabile sulla vecchia strada che univa Orvieto a Todi. Oggi è proprietà della famiglia Santoni che ne ha fatto la sede di una moderna azienda agricola.
Il Castello di Titignano è stato edificato da Forolfo di Montemarte nell'anno 937. l'antica costruzione fu a lungo contesa fra la Guelfa Orvieto e la Ghibellina Todi. Tra il XVI e il XVII secolo, fu tramutato in un grande palazzo con un piccolo borgo che ne costituisce la corte. Nel 1830, il Principe Don Tommaso Filippo Corsini di Firenze lo acquistò a un'asta dello Stato Pontificio che lo aveva confiscato alla famiglia Montemarte. L'attuale erede è la Marchesa Nerina Corsini Incisa della Rocchetta ed è stato trasformato in un meraviglioso resort.
Da Marsciano, imbocco la strada per il Monte Peglia un must per smanettoni, io invece percorro le sue curve ad andatura treanquilla godendomi il panorama che spazia fino ai Monti Sibillini e al Terminillo completamente innevati. A Colonnetta di Prodo svolta secca a sinistra, i restanti 6 km. sono da cartolina fra fitti boschi dove foglie di ogni colore in questo tardo autunno cercano di rersisitere all'arrivo dell'inverno aggrappate ai rami. Improvvisa mi appare la maestosità del Castello di Prodo arroccato sulla sua splendida posizione e contornato da un pugno di case.
Ho la fortuna di conoscere il proprietario che mi accompagna in una visita all'interno, mura centenarie, vicoli stretti, angoli nascosti e soprattutto l'unicita degli interni dove pavimenti e soffitti risultano ornati di mattonelle di fine mosaico. In ultimo la torre merlata stranamente ricoperta da un tetto, unica nel suo genere che la protegge dalle intemperie.
Lascio il borgo per dirigermi, in pochi km. all'altra meta di giornata, il Castello di Titignano diametralmente opposto al silenzio del precedente. Nel tempo questo è stato trasformato in un chiassoso resort dai proprietari ma non per questo meno interessante.
Intorno alla piazza centrale, nella vecchia torre si possono ammirare negozi e al piano superiore il ristorante suddiviso in varie e antiche sale, il resto delle abitazioni circostanti è stato trasformato in camere e suite di alto bordo, per ultimo ma non ultima una splendida chiesina col suo campanile.Ancora un tratto di strada curvosa mi porta a Todi e poi verso casa alla fine di una giornata gioiosa di moto e cultura..... D'altronde per me questa è l'essenza del vero mototurismo!!!