28 Agosto
E' il giorno della partenza con Tonino siamo pronti mezz'ora prima dell'ora stabilita, nel pomeriggio saremo a Fiera di Primiero ma prima vogliamo goderci qualche km. di strade Dolomitiche in solitudine. Arriva presto Dobbiaco, optiamo per una sosta sulle rive del suo lago ammirando le varie tonalità di verde che le sue acque ci propinano per paragonarle poco dopo a quelle del lago di Misurina, difficile stabilire le più belle certo entrambe favolose. Finalmente arrivano curve e tornanti, pennelliamo quelle in salita verso il Passo tre Croci, con attenzione scendiamo a Cortina badando bene di sostare nei punti panoramici dato cheTonino come me ama immortalare con qualche foto il maestoso panorama che ci circonda. E adesso Giau o Falzarego? Il pensiero ci sfiora soltanto, Passo Giau è la nostra meta, man mano che salendo pieghiamo le nostre moto appaiono il Nuvolau, la Croda di Lago, tutte le montagne sopra Cortina e sulla sommità anche la Marmolada col suo ghiacciaio, strabiliante!!!!
Scendiamo verso Selva di Cadore, uno sguardo al lago di Alleghe e, dopo Falcade arrivano prima i tornanti di Passo Valles e poi quelli del Passo Rolle che ci fanno raggiungere la sede della manifestazione quando il sole sta scendendo dietro l'orizzonte. Saluti ad amici ed organizzatori con la giornata che termina con la cena al Ristorante La Ritonda in Val Canali sotto le Pale di S. Martino
29 Agosto
Puntuali alla partenza i partecipanti alla gara, io e Tonino non siamo da meno ci forniamo di pettorina numerata e attendiamo il nostro turno anche se per noi l'interesse è rivolto di più alle incomparabili vie delle Dolomiti che alla competizione. Tocca a noi, slalom a tempo tra i birilli e poco dopo siamo pronti ad affrontare la salita per Passo Brocon.
Lo superiamo immortalando il nostro passaggio con altri partecipanti e in compagnia di alcuni di essi dirigiamo le nostre moto verso uno dei master del tragitto, il Passo Manghen. La salita strettissima dopo Val Calamento ci costringe ad un'andatura più che moderata anche perchè di tanto in tanto sulla carreggiata fanno la loro comparsa mandrie di mucche che si spostano alla ricerca di cibo.
Raggiungiamo la sommità del valico a 2047 mt. con difficoltà e soddisfazione godendoci il panorama a perdita d'occhio. Non meno brillante è la discesa, tornanti strettissimi contornati da una splendida foresta di pini dal profumo inebriante talmente fitta che nemmeno i raggi del sole riescono ad oltrepassare. Rinfresco veloce a Cavalese e su verso il Passo del Lavazè per entrare dal comune di Vallepietra in Val d'Isarco che è il trampolino di lancio in direzione di Tires dove, con panorama da sballo sul Catinaccio e le Torri del Vajolet, è previsto il pranzo.
Ripartiamo prima degli altri per goderci da soli i tornanti di Passo Nigra e per concedeci una deviazione non prevista dal progrmma ad ammirare un sempre più verde Lago di Carezza. Tornati sui nostri passi e valichiamo il Passo di Costalunga, Moena e Predazzo per goderci la frescura della foresta di Paneveggio prima della vista maestosa che si apre ai nostri occhi a Passo Rolle con lo sfondo delle Pale di San Martino dominate da quella piramide di roccia che è il Cimon della Pala
Siamo a San Martino di Castrozza dove dopo nove ore e 250 km. di percorrenza termina la tappa, ancora slalom e controlli a tempo prima della riconsegna dei fogli di marcia. La giornata è finita? Nemmeno per idea ora inizia un'altra storia senza moto ma altrettanto esilarante. Alle diciannove tutti in funivia verso i duemiladuecento metri del Rifugio Tognolla per il tramonto in musica sulle Pale e la cena al rifugio. Ed è veramente musica e poesia per i nostri occhi quando il sole, in pochi attimi, scompare colorando di rosa con gli ultimi raggi le cime delle montagne fino all'apparire della luna. La cena in allegria, la discesa in funivia e la parata delle luci con tutte le moto in fila pone fine ad una giornata da incorniciare.
30 Agosto
Ancora gara sui cento km. di percorso della domenica mattina per l'epilogo della manifestazione, con controlli lungo il percorso che si snoda verso Passo Rolle già percorso ieri in senso contrario. E' proprio vero per noi motociclisti superare lo stesso valico di montagna nei due sensi di marcia è come percorrerne due per la diversità del panorama e delle curve affrontate. L'itinerario ci porta poi a Passo Valles e a Falcade per il rinfresco.
Agordo, con i controlli a timbro e Passo Cereda rappresentano l'epilogo prima dell'arrivo a Fiera di Primiero dove ci ritroviamo insieme agli organizzatori per i calorosi saluti finali e il termine dell'evento. Durante il percorso un'idea mi è balenata in testa guardandomi intorno, la bellezza di questi posti non si misura solo dalle montagne e dai passi alpini ma anche dalla singolarità di città e paesi con balconi e strade tappezzate di fiori dai colori vivaci che alimentano e stimolano la fantasia e la voglia di tornare di coloro che visitano questi stupendi luoghi.