Santa Rita da Cascia al secolo Margherita Lotti nata a Roccaporena di Cascia sul letto di morte nell'anno 1457, in pieno inverno, chiese a sua cugina come ultimo desiderio di andare nel giardino per prenderle una rosa fiorita e dei fichi.... La cugina perplessa pensando che delirasse comunque obbedì, nel giardino coperto di neve con sommo stupore trovò sia la rosa fiorita che i fichi maturi... La gente di Roccaporena allora gridò al miracolo e lo fa anche oggi, a distanza di 550 anni, perchè il piccolo borgo con la sua chiesetta compreso nella vastissima area terremotata è l'unico a non avere subito alcun danno....
E gli altri centri? Nella maggior parte dei casi solo desolazione, tristezza, solitudine e macerie..... e ancora macerie.... Sono oltre due mesi che giro in moto sulle strade nelle zone terremotate (penso di averle percorse tutte), e fermo restando che per scelta non pubblicherò foto delle rovine per non alimentare altra tristezza, lo sconforto è palpabile in ogni persona con cui si parla. Oggi in compagnia di Franco e la sua Adv. rossa giro a Monteleone, Leonessa, Norcia, qui come negli altri posti, la gente si domanda quale sarà il proprio futuro, ed è ancora peggio nei piccoli centri come Agriano, Aliena e Avendita dove, unici baluardi contro il sisma, sono rimasti solo anziani senza futuro nè prospettive. Allora tutto male? Tutto da buttare? No qualcosa si muove... qualcosa riparte...Alle ore 14,30 alla presenza di autorità civili ed ecclesiastiche, con una solenne cerimonia ha riaperto ai fedeli la Basilica di Santa Rita da Cascia, straordinaria la partecipazione popolare ed è proprio dalla gente che si deve ripartire, dalla gente che non deve lasciare soli chi ha subito una tale disgrazia....