Si potrebbe obbiettare, le Dolomiti? "Sempre quelle"..... La 39° edizione del Dolomiti Moto International? "Sempre quella"..... fortunatamente le Dolomiti sono sempre quelle, strade uniche fatte di curve e tornanti da percorrere in moto, panorami esclusivi da gustare ogni volta che si riesce da dentro il casco ad alzare lo sguardo verso quelle guglie appuntite che sfiorano il cielo, è proprio vero alcune delle cose più belle della vita sono gratis.
San Vito di Cadore sede della manifestazione organizzata dal M.C. Spinea oltre ai molti partecipanti accoglie me Francesco e Marco con una meravigliosa sorpresa, vengono a trovarmi Maurizio e sua moglie Antonella, motociclisti di Bergamo conosciuti tempo fa che diventano nostri compagni di moto in questo avvenimento.
Grazie ai percorsi preparati, abbinati a quelli del Presidente Gigi Faraon per questo raid delle Dolomiti, di certo abbiamo percorso la quasi totalità dei passi, stavolta però stravolgo gli stereotipi dei racconti di viaggi in moto dedicandomi prevalentemente alle chicche e agli aneddoti che questo tour ci ha regalato. La prima è la strada della valle del Mis, gallerie scavate nella roccia lungo il percorso del fiume omonimo per continuare col Cimon della Pala che mentre saliamo a San Martino di Castrozza gioca a nascondersi dietro alle nuvole per poi mostrarsi in tutta la sua magnificenza una volta giunti a Passo Rolle. Come non parlare poi dell'albergo il Lupo Bianco sulla salita del Pordoi, immancabile la foto vicino al cartello dell'hotel dove fa bella mostra di se un lupo bianco, due lupi ma forse, purtroppo io sto diventando più bianco di quello della foto.... E' ben gradita, come una perla, anche la pioggia che ci accompagna sul Passo Falzarego utile a far scomparire la calura di questo periodo.
Altro giro altro gioiello il paese di Cibiana, poco sotto l'omonimo passo, famoso per i suoi "Murales" dipinti a grandezza naturale che ornano i muri perimetrali delle case, è invece una perla al contrario il ghiacciaio della Marmolada che sta scomparendo e il lago Fedaia, nei miei tanti giri sulle Dolomiti non avevo mai visto il livello delle sue acque così basso, una vera tristezza. La cosa invece capitatami su uno degli ultimi tornanti del Passo Sella è molto singolare, mentre raddrizzo la moto dopo una curva intravvedo in terra una forma che sembra un portafoglio, mi fermo e lo raccolgo dentro ci sono soldi, carte di credito e documenti di un ragazzo di nazionalità tedesca. Imbarazzato decido di arrivare al passo, li vedrò il da farsi. Appena mi fermo fortunatamente credo di avere trovato il proprietario, un ragazzo biondo intutato e sconsolato sembra cercare qualcosa. Mi avvicino, lo guardo, è proprio lui la persona del documento, gli mostro il portafogli, incredulo mi guarda e piangendo mi abbraccia felice, in fondo non si è motociclisti per caso..... Il Passo Gardena e il Giau coi loro panorami, il lago Ghedina dalle acque dal colore verde smeraldo, Misurina e il lago di Auronzo dove si specchiano le Tre Cime di Lavaredo le altre gemme di questi indimenticabili tre giorni di moto.
E San Vito di Cadore che ci ha ospitato? Tante le chicche a cominciare dai due giganti di pietra a guardia del paese, il Sorapis e l'Antelao coi rifugi Senes e Scotter che ci hanno ospitato per le cene magistralmente scelti dall'organizzazione. E non poteva mancare un'ultima perla da parte di Gigi e dei suoi collaboratori, un dolcissimo regalo, la torta denominata Antelao preparata allo scopo e tagliata dalle autorità locali a ricordo della manifestazione.
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