Con Frncesco sulla strada dell'itinerario odierno verso il Monte Terminillo pensavo di trovare nebbia e colori forti dei boschi peculiarità che la natura sa offrire in autunno ma la neve no, la neve è stata sicuramente una sorpresa inaspettata. Tanto giallo, tanto marrone sugli alberi già sulle salite verso Caso e Gavelli fanno da cornice al nostro passaggio. Scollinando scorgiamo da una parte il Vettore e tutti i Sibillini innevati, dall'altra Monteleone di Spoleto che emerge dalla nebbia, sosta e silenzio a parlare sono solo gli splendidi panorami.
In breve siamo a Leonessa, la strada per Sella di Leonessa è aperta, la temperatura inizia a scendere e, se possibile, il paesaggio a migliorare. In questo periodo le foglie perdono progressivamente la colorazione che hanno mantenuto per gran parte dell'anno e ne assumono una più "calda" e variegata.
Salendo gli scenari cambiano, entriamo nella grande faggeta i cui alberi, completamente spogli, hanno creato un tappeto di foglie che le nostre Adv sollevano provocando mulinelli intorno alle ruote, la suggestione del momento è completata dai raggi dal sole che facilmente filtrano tra gli alberi illuminando il fogliame rendendolo di un colore simile alla ruggine.
Più su la sorpresa, sembra che l'autunno abbia lasciato posto all'inverno inoltrato, la neve inizia a fare la comparsa ai lati della strada fino a che, sugli ultimi tornanti strisce di ghiaccio occupano la carreggiata che percorriamo con molta attenzione fino a Sella di Leonessa a circa 1900 mt. di altitudine dove ci accoglie una bufera di vento e due gradi di temperatura.
Rischiamo che le forti raffiche facciano cadere le moto per questo riduciamo la sosta al minimo rifugiandoci poi qualche centinaio di metri più in basso presso il rifugio Sebastiani del Cai dove le condizioni climatiche migliorano decisamente.
E' la volta ora di visitare il paese di Terminillo, pochi esercizi aperti, da ogni parte si nota l'abbandono che negli ultimi anni sta coinvolgendo il paese, negli anni 80 era una rinomata località sciistica del centro Italia ma mano mano ha perso le sue peculiarità forse anche per la mancanza di neve.
Il tempo sta cambiando ci avviamo verso casa, sulla via del ritorno ancora tanti boschi dai colori forti prima verso Cantalice e Poggio Bustone e poi la Valnerina col suo cielo imbronciato che minaccia pioggia, d'altronde è autunno e la pioggia è parte integrante di questa stagione.
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