Una sera le fate chiesero alla strega Sibilla, nella sua grotta posta a 2175 mt. sul monte Sibilla, il permesso per recarsi al ballo notturno che si teneva nelle gole dell'Infernaccio. Andate pure disse la Sibilla, ma attenzione, fate ritorno prima dell'alba, guai a voi se vi coglie per strada il primo raggio di sole perchè questo scioglirà la neve e il vostro incantesimo. Le fate furono cosi rapite ed estasiate dalle danze che non si accorsero che il sole stava per sorgere. Iniziarono allora una folle corsa per rientrare alla grotta, ma esse, come si sa, hanno il volto e il corpo di giovani donne, ma i piedi di capra per questo il loro affannoso correre segnò per sempre i versanti dei monti Sibillini creando "il sentiero delle fate".....
Dopo la copiosa nevicata dei giorni precedenti io, al contrario delle fate, ho indugiato un po' per salire verso le strade, i sentieri e le gole dei monti Sibillini aspettando che il sole, sciogliendo parzialmente la neve, rendesse il percorso almeno transitabile. La moto è pronta decido per il periplo della catena (circa 300 km.) gratificato dietro ogni curva dalla magnificenza che si presenta al mio sguardo, perchè "la vera bellezza si nasconde ai più ma si rivela sempre alle anime elette".....
Finalmente dentro al casco, accantonando l'eccitazione del momento, riesco a mettere in fila riflessioni e sensazioni della gita in moto, sono sempre meravigliosamente le stesse uniche e impareggiabili.... E' proprio vero sto diventando sempre più "uno spudorato raccoglitore di emozioni".