Scheggino, Polino, Colle Bertone 14 Gennaio 2021
Vista la tanta neve caduta sulla nostra regione oggi con la mia moto volevo fare qualcosa di particolare, di diverso, cercando di scoprirla nei posti meno famosi, in quei piccoli borghi come Scheggino, Polino e Colle Bertone sconosciuto ai più sottoscritto compreso.
Accompagnato da Federico con la sua fedele Africa Twin imbocchiamo la Valnerina a Spoleto sostando poco dopo nella piazza centrale di Scheggino davanti alla fontana con lo sfondo del Monte Coscerno ricoperto di neve. Solitamente la Valnerina è una via di comunicazione veloce per le moto, noi la affrontiamo con attenzione perchè in alcuni punti è bagnata e anche gelata fino ad Arrone. La meta è Polino piccolo borgo fra le montagne del Ternano a 800 metri di altitudine, la strada è sgombra, arriviamo così facilmente al centro del borgo dominato dal monte Petano parzialmente imbiancato.
Mentre parcheggiamo le moto avviene ciò che non ti aspetti, si avvicinano due persone anziane del posto chiedendoci scherzosamente se siamo carabinieri iniziando così una piacevole conversazione. E' un piacere sentire i loro ricordi i loro racconti e il suggerimento di continuare a salire sul crinale del monte. "La strada è stata riasfaltata da poco fino all'oasi di Colle Bertone salite con attenzione perchè c'è tanta neve ma la carreggiata è libera fino ai 1250 metri della sommità, li sarete ripagati da un panorama incontaminato di straordinaria bellezza"
Salutandoli li ringraziamo per la dritta ricevuta, lo sguardo complice di Federico significa "saliamo" (a posteriori affermo che mai decisione fu più azzeccata) nella peggiore delle ipotesi gireremo le moto e torneremo indietro. La strada è sgombra, man mano che avanziamo il panorama si allarga sulle montagne circostanti fino a scorgere i monti del Reatino, il manto di neve a Colle Bertone (un pugno di case e una fonte) da consistente diventa prima abbondante e poi inimmaginabile, il sole riflette lo scintillio della coltre bianca sulle nostre moto rendendo il paesaggio magico e fiabesco. La nostra sete di esplorazione e avventura in moto è appagata tanto che Federico guardandomi sorpreso esclama: "Romualdo sembra di essere al centro di un incanto infinito".....
Abbandoniamo malvolentieri l'altopiano in direzione lago di Piediluco dove davanti ad una bella focaccia con prosciutto le nostre chiacchiere vertono su quei pochi kilometri intensissimi vissuti poco prima grazie alla fortuna di avere incontrato quei due anziani signori che con le loro indicazioni ci hanno regalato momenti indimenticabili di vita insieme alle nostre moto.