Prima del disgelo 08/09 Maggio 2021
"Appena riaprono le regioni dalle chiusure per il Covid farò un giro in moto sulle Dolomiti." Un impegno preso mesi fa con me stesso e oggi finalmente portato a termine. La passione per la moto, la montagna, la neve e soprattutto un pizzico di straordinaria follia mi ha portato insieme a Cesare, Giancarlo, Paolo e Stefano a questo insolito giro sulle Dolomiti prima dello scioglimento delle nevi. La cosa può sembrare inusuale anche per molti motociclisti vista la stagione ancora fredda e le tante insidie sulle strade non conpletamente libere. Tanti km. in due soli giorni, temperature basse soprattutto in quota ma i sacrifici sono stati ampiamente ripagati da un paradiso bianco e deserto colmo semplicemente di felicità e libertà ....
Due dall'Umbria due dal Veneto uno dalla Lombardia, ci troviamo a fine autostrada a Belluno, un saluto, il pieno di benzina e da Longarone ci addentriamo in quel mondo fatto di vette innevate che ci terranno compagnia per tutto il nostro giro a cominciare dal Pelmo e dal Civetta che si affacciano su Forcella Staulanza. Il tempo è bello, l'adrenalina sale raggiungendo Passo Giau dominato dal gruppo del Nuvolau, 40 anni che vengo in moto sulle Dolomiti mai però con così tanta neve, direi mai con così tanta bellezza.
Prima tante curve in discesa verso Pocol, poi altrettante in salita per tutto il percorso circondati da pinnacoli di roccie dolomitiche coperti di neve a perdita d'occhio fino davanti a quella piramide che è il Sasso di Stria che fa da sfondo al Passo Falzarego.
Mentre affrontiamo le rampe del Passo Fedaia il pensiero ricorrente va al lago dove si specchia la Marmolada, so che è ghiacciato ma non mi rendo conto di quello che posso trovare fino a che le nostre moto percorrono la strada al suo fianco. Restiamo di stucco, il panorama è completamente diverso sicuramente più accattivante che in estate..... Non può mancare una sosta sulla diga e una visita per ringraziare Aurelio proprietario del rifugio Castiglioni che lo scorso anno miracolosamente mi recuperò il casco accidentalmente caduto nelle acque del lago.... ma questa è un'altra storia.
Siamo vicini all'epilogo di questa memorabile giornata, passaggio veloce a Canazei e nel mezzo dell'ormai consolidato paesaggio invernale al Passo Pordoi, per terminarla in albergo a Pieve di Livinallongo.
E' domenica, ci svegliano le campane della vicina chiesa e in poco tempo siamo pronti a partire.
Accompagnati da un cielo blù cobalto in cui si staglia netto il bianco della neve che copre le montagne superiamo in sequenza i Passi Pordoi, Sella, Gardena e Valparola senza traffico e senza turisti. Di tanto in tanto giusto qualche motociclista che come noi sta godendo di questa splendida giornata, non so dire se abbiamo fatto più curve o più foto d'altronde non potevamo farci sfuggire un'occasione del genere.
Dopo un buon caffè oltrepassiamo Cortina dirigendoci verso Passo Tre Croci e il lago di Misurina, se è vero che il meglio è sempre in fondo oggi anche noi ne siamo testimoni all'apparire del lago. Più di uno specchio d'acqua sembra una pista di pattinaggio, quì è ancora inverno pieno, il ghiaccio ricopre il lago e, nonostante il sole, le temperature restano bassissime non permettendone il disgelo rendendolo magico ai nostri occhi.
E ora a casa felici e soddisfatti, dopo Auronzo e Longarone ci aspetta tanta autostrada, in quelle lunghe ore so già che il mio pensiero correrà alla neve, al gelo e al ghiaccio di questi giorni che grazie alla moto ci ha scaldato la mente e il cuore.....