Già a Visso compaiono le prime tende montate nei giardini pubblici.... Non è la mia solita felicità sulle curve verso Castelluccio ma un cuore ferito e un velo di marcata tristezza sul volto sapendo quello che troverò. Tende...Automezzi di soccorso, Vigili del Fuoco...silenzio. Fortunatamente in Umbria non ci sono state vittime, cerco i miei amici; Francesco e la sua famiglia sono a Norcia. Camillo e Caterina invece con i loro figli, nuore e nipoti che gestiscono attività agricole e commerciali sono li, li cerco, li trovo, li abbraccio, come già sapevo stanno tutti bene ma la commozione del momento è forte. Persone fiere Camillo e Caterina: "caro Romualdo, abbiamo subito danni sui sacrifici di una vita ma siamo di Castelluccio, siamo montanari, siamo testoni ce la faremo", approvo e sottoscrivo mentre una lacrima riga i nostri volti. "Aspettate per il pranzo, state con noi, la Protezione Civile ci fornirà il pasto, si sta bene in compagnia di amici veri quando si è tristi." Io Michele e Roberto, che mi accompagnano, accettiamo di buon grado l'invito. Nell'attesa approfitto di un attimo di assenza nei controlli per entrare di soppiatto nella zona rossa del paese, gli edifici ristrutturati sono integri ma i vecchi cedendo hanno ricoperto il suolo di macerie e questo insieme alle continue scosse autorizza le autorità a tenere tutti lontani. Ancora adesso mi chiedo se per soffrire meno avrei fatto meglio a non addentrarmi nel cuore del paese danneggiato. Ricorderemo a lungo io e i miei amici il pranzo consumato in compagnia di chi soffre sul Piano Grande. Tra storie e racconti ci rilassiamo in fraterna amicizia, in questa infinita bellezza e deserta immensità nemmeno sua maestà il terremoto può farci paura.
La giornata poteva finire lì ma i Vigili del Fuoco alla mia richiesta erano stati espliciti si poteva raggiungere la zona della Salaria, teatro del disastro, salendo a Forca Canapine e da li scendere sul versante opposto. In poco tempo ci sono; Amatrice, Accumuli, Arquata del Tronto sono interdette ad ogni passaggio ma forse è una cosa positiva mi risparmia tanto dolore che si fa veramente forte quando dalla statale soprastante osservo il paese di Pescara del Tronto. Solo qualche costruzione ha resistito alla furia degli elementi che verrà comunque abbattuta, praticamente un agglomerato urbano raso al suolo dalla furia degli elementi, a malapena riesco a scattare qualche foto...le gambe tremano forte....
Sulla via del ritorno altro paese danneggiato, questa volta in Umbria, San Pellegrino frazione di Norcia. La Protezione Civile e i Vigili del Fuoco hanno approntato una lista per accompagnare i cittadini nelle proprie abitazioni a recuperare effetti personali, un'altro duro colpo da digerire....come difficile se non impossibile da assimilare sarà tutta la giornata odierna.....
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