I Sibillini innevati quest'anno hanno offerto uno spettacolo davvero affascinante per la grande quantità di neve caduta. Peccato per le strade chiuse a causa degli eventi sismici ma appena, lo scorso fine settimana, ho saputo che la strada per Sassotetto era stata riaperta non ho esitato ad inforcare la moto dirigendomi prima verso Fiastra e poi su a Bolognola e Sassotetto. Fra una moltitudine di sciatori quattro motociclisti facevano abbastanza scalpore ma noi, seguiti dagli sguardi incuriositi dei presenti, ci siamo goduti le curve completamente sgombre e un paesaggio fiabesco fatto di neve e sole.
Se è così bello qui penso a quello che avrebbe potuto essere arrivare a Castelluccio nel mezzo dei Sibillini, ma Castelluccio è isolata, Castelluccio e completamente zona rossa, nessuna strada può essere percorsa per raggiungerlo. Eccolo allora l'animo guerriero del lupo, quattro mesi di lontananza da quello che è il mio posto del cuore sono veramente troppi, se il tempo lo permetterà nel prossimo fine settimana proverò ad arrivarci percorrendo strade più lunghe, vietate nell'ultimo tratto ma già messe in sicurezza per tenerne vivo il ricordo....
Ci siamo, anche se il meteo non somiglia minimamente a quello dello scorso fine settimana la decisione è presa la sfida oggi è arrivare a Castelluccio. Luca è con me, due Adv triple black, il massimo... ed eccoci ancora verso Sassotetto la neve è sensibilmente diminuita, il cielo abbastanza imbronciato ma il pensiero resta fisso sulla nostra meta.
Da Amandola entriamo nella grande Via del Parco; Montefortino, Montemonaco, Montegallo costeggiando i crinali delle montagne dei Sibillini fino all'imbocco per Forca di Presta. La strada che sale è stata messa in sicurezza e non si hanno grossi problemi nel percorrerla. La neve è ancora abbondante ai 1600 mt. del Passo allora scattiamo qualche foto, tra queste scelgo di inserire quella pubblicata dall'operatore che qualche giorno fa con lo spazzaneve e la turbina ha ripulito la carreggiata, una vera meraviglia che testimonia i due metri di neve.
Il cuore inizia a battere forte, dietro ad una curva appare Castelluccio e la sua Piana, è vero sarà anche martoriato e ferito dal sisma ma in lontananza non si nota apparendo in tutta la sua bellezza. Mi fermo, ammiro, sogno. Luca condivide, per un momento voglio pensare o sognare che niente sia successo, che tutto sia come prima e che li ci saranno ad aspettarmi tutti gli amici Castellucciani che sempre incontravo.
Da Amandola entriamo nella grande Via del Parco; Montefortino, Montemonaco, Montegallo costeggiando i crinali delle montagne dei Sibillini fino all'imbocco per Forca di Presta. La strada che sale è stata messa in sicurezza e non si hanno grossi problemi nel percorrerla. La neve è ancora abbondante ai 1600 mt. del Passo allora scattiamo qualche foto, tra queste scelgo di inserire quella pubblicata dall'operatore che qualche giorno fa con lo spazzaneve e la turbina ha ripulito la carreggiata, una vera meraviglia che testimonia i due metri di neve.
Il cuore inizia a battere forte, dietro ad una curva appare Castelluccio e la sua Piana, è vero sarà anche martoriato e ferito dal sisma ma in lontananza non si nota apparendo in tutta la sua bellezza. Mi fermo, ammiro, sogno. Luca condivide, per un momento voglio pensare o sognare che niente sia successo, che tutto sia come prima e che li ci saranno ad aspettarmi tutti gli amici Castellucciani che sempre incontravo.
Assorto nei miei pensieri arrivio al centro del borgo, la realtà che mi riporta al presente è ben diversa e dura, deserto e macerie, solo quattro militari che ci salutano e ci invitano cortesemente a non fermarci vista la zona rossa. Scambio con loro qualche parola e qualche impressione, spiego il motivo della mia breve visita e anche loro capiscono e approvano...
Torniamo indietro, altre strade aperte non ci sono, ancora Forca di Presta e poi direzione Pretare, poco prima del paese un presidio militare ci impedisce il passaggio. Ci spiegano che stanno mettendo in sicurezza il paese ed è quindi impossibile transitare. Ripercorriamo allora la via verso Montegallo e Roccafluvione raggiungendo la Salaria nei pressi di Ascoli Piceno. Arquata del Tronto, Amatrice, Cittareale, un itinerario davvero lungo fortunatamente pieno di curve tanto care a noi motociclisti e finalmente Norcia dove è in pieno svolgimento la sagra del tartufo nero. Dopo tanta strada una sosta è meritata, ne approfittiamo per rifocillarci e per visitare i numerosi stands allestiti nel campo sportivo della città.
Sono a casa soddisfatto, obbligatoria una considerazione da condividere con voi lettori, ho fatto un viaggio a Castelluccio, si proprio di un viaggio si tratta, 400 km. in moto senza nessuno scopo personale o di pubblicità come qualcuno potrebbe pensare, ma col solo intento di documentare le ferite che il terremoto ha lasciato facendo si che nessuno mai dimentichi la Perla dei Sibillini.... Ricordatevi "non muore mai ciò che porti nel cuore"
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