Quest'anno i "giorni della merla" ci hanno riservato temperature primaverili poco adatte alle abitudini del lupo per festeggiare il compleanno in moto. Vista la mia innata passione per la montagna e la neve ho aspettato qualche giorno e finalmente sono stato premiato.... la neve è arrivata abbondante ad imbiancare i Sibillini.
L'itinerario per i miei 63 anni lo deciderò in base alle condizioni delle strade, l'intenzione è quella di raggiungere Visso, Ussita e, se possibile, Frontignano dove suppongo troverò neve in quantità. La strada è abbastanza sgombra salendo verso Frontignano grazie agli spazzaneve che hanno liberato il manto stradale ma sulla strada nel paese in ombra lunghe lingue di ghiaccio coprono l'asfalto rendendo difficile il transito. Improvvisi due motociclisti su due gs mi sorpassano, li raggiungo poco dopo alla fine della strada, montano gomme invernali Karoo e Anlas io tourance normali quasi alle tele che hanno percorso 11.000 km. risultato la stessa meta raggiunta. Quello che conta però è la tanta neve che calpesto felice come un bambino grazie anche allo splendido panorama sul Monte Bove e le altre cime dei Sibillini.
Tocca a Castelsantangelo sul Nera, arrivo qualche km. sopra nella frazione di Gualdo da qui le strade sono chiuse perchè oltre a non essere state ripulite sono bloccate a causa del terremoto. Torno indietro, non posso non percorrere la Valnerina dopo Visso appena riaperta dai lavori di messa in sicurezza della frana provocata dal terremoto che fece esondare il fiume Nera bloccandone il transito. Preci e la valle Castoriana sembrano essere state risparmiate dalla neve, solo al valico di Forca di Ancarano qualche chiazza di ghiaccio sulle curve mi fa rialzare l'attenzione sul modo di condurre la moto, prudenza e giù verso Norcia dove è giunto il momento per uno spuntino. A Castelluccio non si sale, non resta che dirigermi verso Forca di Civita, la strada dritta prima e gli ultimi tornanti poi, mi conducono al valico, è un piacere sostare qualche minuto ammirando le cime dei Sibillini che, fra nuvole e sole, appaiono all'orizzonte.
Penso che è stato davvero un bel giro, di quelli che piacciono a me, temperature basse, strade difficili ottimo per festeggiare il mio compleanno, non mi resta che scendere verso Cascia e dirigermi a casa, cosa può succedere? Cosa può avvenire scendendo verso la parte più pianeggiante del giro? L'insidia però è li dietro la curva, un tratto piuttosto lungo di strada completamente gelata mi si para davanti, che faccio? Tante volte ho pensato basta neve in moto, bastano strade gelate, poi l'attrazione fatale del "mai un passo indietro", del "ce la puoi fare" ha sempre il sopravvento sulla ragione, decido e vado, con la massima attenzione percorro un centinaio di metri e sono, indenne, fuori dal ghiaccio.....
Anche stavolta è andata bene, allora non posso non pensare che aveva proprio ragione il mio amico Benedetto, castellucciano doc, che tanti anni fa coniò per me l'appellativo il lupo con queste parole: "Du vai fiu mia co la moto, manco lu lupu camina ogghi"
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