Non potevo non essere tra i primi a percorrerlo, con Francesco, Antonio e le loro Adv nuove (oggi sicuramente ci sarà chi paga da bere) abbiamo appuntamento ad Arquata del Tronto con Paolo e Daniele motociclisti di Tolentino anche loro vogliosi di tornare a Castelluccio. Stranamente oggi il nemico non è la strada ghiacciata ma il freddo, meno 5 gradi sulla strada fra Monteleone di Spoleto e Leonessa e meno 4 gradi nonostante il sole a Forca di Presta.
Puntuali all'appuntamento insieme oltrepassiamo i paesini di Piedilama e Pretare deserti e abbandonati perchè distrutti dal sisma e salendo come spesso accade, anche oggi, il Vettore fa da spartiacque tra la parte marchigiana coperta di nuvole e quella umbra molto più assolata. Arriviamo al valico, le guglie di pietra fanno capolino tra la neve, il paesaggio imbiancato tra nuvole e sole è di quelli da lasciare senza fiato.
Scolliniamo scendendo verso la Piana, stranamente la neve, in contrapposizione con quella a Forca di Presta è poca, ci godiamo i pochi km. che ci separano da Castelluccio sotto un tiepido sole che non serve a scaldarci. A ciò provvediamo grazie alle proprietarie del ristorante "Guerrin Meschino" Sonia e Luisa che appena riaperta la viabilità si sono attrezzate accogliendoci nella tettoia del loro ristorante opportunamente riscaldata. Immancabile un piatto di lenticchie e ricotta con miele consumate al cospetto del Vettore che fa capolino dalle vetrate. Discorso a parte merita Castelluccio, manco da quattro mesi e in questo lasso di tempo niente è cambiato, tutto distrutto, tutto fermo, la malinconia prende il sopravvento pensando che, per la legge del tempo, sicuramente in moto i miei occhi non riusciranno a vederlo ricostruito, e senza moto chissà..... Però ricordatevi che: "Non muore mai ciò che porti nel cuore"
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