Si parla sempre tra motociclisti del centro Italia di itinerari sui Sibillini e Castelluccio, altrettanto del Gran Sasso e Campo Imperatore, difficilmente si nominano i Monti della Laga se non saltuariamente per ricordare che sono le montagne che fanno da sfondo alla città di Amatrice e al lago di Campotosto. Tuttavia questa catena ha ben tre motagne che superano i 2.400 metri, il Pizzo Sevo 2415, la Cima Lepri 2455 e il Monte Gorzano 2.458 per questo degni di un giro in moto. Oggi sono andato a scoprirli partendo appunto dal lato Marchigiano (quello meno conosciuto e frequentato) attraversandone la parte Abreuzzese per terminarlo poi nel Lazio.
Da Acquasanta Terme inizio a salire, presto incontro il cartello che indica "Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga" ingresso San Gerbone. Il fondo stradale non è granchè fino a Morrice per diventare poi disastroso verso Ceppo e Imposta. Anche il panorama sulle montagne lascia a desiderare visto che la strada pur snodandosi oltre i 1000 metri non si avvicina mai alla catena montuosa.
Se la strada è brutta prima, diventa uno "scollatoio" verso Pagliaroli tanto che ad un certo punto penso di avere sbagliato itinerario... con molta attenzione fra buche, catrame inesistente, frane e rami che ostruiscono parte della carreggiata raggiungo il paese, adesso mi è chiaro perchè questi posti sono dimenticati anche da noi motociclisti. Fortunatamente la musica cambia verso Piano Roseto, un altopiano nel comune di Crognaleto, dove il panorama si apre sulla catena dei monti della Laga e soprattutto, alle mie spalle, sulle montagne del Gran Sasso.... adesso si che ci siamo.
Scendo ad Aprati imboccando poi la statale 80 che collega Teramo a l'Aquila, la strada come d'incanto si popola di motociclisti sempre più numerosi fino al lago di Campotosto ma queste sono altre strade, altre storie.... più volte raccontate.