Le moto... le tende... la notte...i fuochi...
questo è stato l'evento voluto dai responsabili del settore "all travellers" (tutti i viaggiatori) della rivista Motociclismo, al quale ha partecipato un nutrito numero di bikers che come me si sono dati appuntamento sull'altopiano di Rascino località sui monti al confine tra Lazio e Abruzzo.
L'altopiano di Rascino fa parte di quegli angoli ameni, appartati e incontaminati, che fanno l'orgoglio dell'Italia, lungo circa 7 km. e largo 5, questa specie di canyon naturale si trova a 1150 metri sul livello del mare, circondato da cime che raggiungono i 1500 mt. Sull'altopiano è presente il lago di Rascino, di origine meteorica la cui estensione cambia a secondo della stagione.
Al mio arrivo sull'altopiano presso il rifugio U'scertu già numerose tende fanno bella mostra, poco dopo le moto in partenza per i due giri entro-fuori strada rompono il silenzio che domina sovrano. Imbocco la strada sterrata che si dirige verso il lago, invero ridotto a poco più di una pozza ma la solitudine e la tranquillità che regnano valgono quanto ogni bellezza. Rientro, le tende sono notevolmente aumentate, se ne conteranno oltre 200, approfitto per qualche scatto aspettando la cena e la notte.
Nel frattempo tutti i partecipanti sono arrivati, il piazzale davanti al rifugio è gremito di moto, Mario Ciaccia, direttore di Motociclismo fuoristrada, che ha guidato il giro in off-road si sofferma a salutare i presenti, io come altri non perdo l'occasione per farmi immortalare insieme a lui.I primi fuochi vengono accesi, la solerte organizzazione della pro loco del comune di Fiamignano, che gestisce il rifugio, prepara e ci offre piatti di pasta, lenticchie e fagioli dell'altopiano, i fuochi si alzano prima per cuocere grigliate di carne, poi per scaldarci mentre ognuno racconta le proprie imprese motociclistiche...come è facile essere felici...
E ora in tenda dove nella notte, sotto un cielo stellato, possiamo continuare a fantasticare e sognare nuove avventure perchè "solo chi sogna può volare"....
Si ringraziano Mario Ciaccia, Paola Verani e tutti i loro collaboratori della redazione di Motociclismo per la fantastica avventura...